Venerdì 18 Ottobre ore 20.45
SPFF
presenta
Il sogno dell’attore
scritto e diretto da
CYRO ROSSI
musicaIlario Guarnaccia
Mettere in piedi uno spettacolo, il sogno di tanti attori. Poter sognare ad occhi aperti e chiusi e non smettere mai di farlo.
Giovedì 28 Novembre ore 20.45
CROW J & NEPTUNE MAK
presenta
Madre che resta
di
PATRIZIA BAGLIONE
con
Violoncello elettrico: Mº MARCO ALONZI
Voce recitante e canto: ALESSIA LOMBARDI
Danza e performance: FRANCESCA MARIORENZI
Musiche originali: Mº Marco Alonzi
Coreografie: Francesca Mariorenzi
Adattamento e regia
ALESSIA LOMBARDI
Definiti «i Led Zeppelin della poesia performativa», Alessia Lombardi e Marco Alonzi (aka Crow J & Neptune Mak) osano, in MADRE CHE RESTA (ultimo riadattamento teatrale dell’omonima silloge di Patrizia Baglione), nominare la perdita, rompere il tabù, portando in scena i versi per un bambino mai nato.
Il lutto conseguente all’aborto, in maniera in parte analoga al lutto per suicidio, viene spesso vissuto in sordina, senza cercare o ricevere appoggio esterno, per paura di ritrovarsi oggetto di un giudizio che può consistere nella condanna della scelta o nella sottovalutazione del dolore conseguente. La discussione ancora fervente intorno alla legge 194 ha portato a vedere l’aborto perlopiù come una questione politica o religiosa, trascurando gli aspetti psicologici. Comprendere che un aborto volontario implichi un lutto non significa mettere in discussione il diritto delle donne a ricorrervi: significa non lasciarle sole ad affrontarne le conseguenze.
Il progetto di poesia performativa Crow J & Neptune Mak innesta la sua originale proposta di spettacolo dal vivo nella dimensione di un concerto poetico a due voci – quella “esterna” del racconto, quella “interna”, segreta dello strumento – attraverso una peculiare tipologia narrativa in limine – tra letteratura nera, confessional poetry di matrice statunitense e cruda visionarietà contemporanea: un dualismo profondo, paradossale, che trova nel genere della suite elettrica una soluzione concertistica efficace alla creazione di un filo conduttore intrinseco alla molteplicità linguistica e metalinguistica dei testi interpretati, e si accosta all’esigenza antica della produzione orale, dell’arte e della tecnica aedica, intesa come esperienza –—percettiva e immaginifica, al di là e al di sopra della parola scritta. Per mezzo cioè del suono – il linguaggio in grado di restituire la qualità dell’espressione prodotta dall’uomo – la parola comune si amplifica per diventare arcano, da decodificare (e codificare poi, nuovamente) nell’ascolto in silenzio. Silenzio contrapposto alla danza, alla performance espressiva di corpo e oggetti, in dialogo fitto e rutilante con ognuna delle componenti spettacolari.
Venerdì 7 Febbraio ore 20.45
ATTORI ERRANTI
presentano
Rimetta a posto la candela
adattamento da Frankenstein Junior a cura di
DONATELLA BELLUCCI e MASSIMO GAMANNOSSI
con
MASSIMO GAMANNOSSI – MARCO CIAGLI
ELENA PORCIANI – ARIELA VERGANI
UMBERTO TEMPESTINI – DONATELLA BELLUCCI
ROBERTO PAGGETTI – GIOVANNI NOFERI
LAURA TEMPESTI – MARINELLA MORBIDELLI
RAFFAELE MASIERO SALVATORI
regia GIOVANNI NOFERI
Frederick Frankenstein è un valente neurochirurgo che vive a New York, dove, tra l’altro, insegna all’Università. E’ fidanzato con Elizabeth, una ricca ereditiera sui generis che lo blandisce e lo tiene a distanza allo stesso tempo. Durante una lezione, che ha come argomento il sistema nervoso centrale, uno studente chiede insistentemente al Dr Frankenstein notizie sul lavoro di suo nonno, il Barone Von Frankenstein che, si dice, si dedicasse al trapianto del cervello e alla resurrezione dei cadaveri. Frederick rinnega più volte il lavoro del nonno, disprezzandolo pubblicamente, ma alla fine della lezione viene avvicinato da Herr Rosenthal, proveniente dalla Transilvania, che gli consegna il testamento del nonno e gli comunica che dovrà seguirlo per prendere possesso del castello di famiglia. Salutata Elizabeth alla stazione, Frederick intraprende il lungo viaggio verso la Transilvania. All’arrivo trova ad accoglierlo un buffo personaggio, di nome Igor, mandato da Herr Rosenthal per fungere da suo assistente. Igor lo accompagna al carretto che li porterà al castello, sul quale si trova anche la procace bionda Inga, una ragazza semplice, che dovrà, anche lei, assistere il dottore. Una volta arrivati al castello trovano ad accoglierli Frau Blucher, l’austera governante, alla pronuncia del cui nome anche i cavalli nitriscono spaventati. Frau Blucher fa accomodare Frederick nella stanza che una volta era del nonno. Qui il dottore si addormenta di un sonno agitato e viene risvegliato da Inga, preoccupata per la sua salute. I due sentono un misterioso suono di violino che sembra provenga da dietro la libreria e, dopo alcune peripezie riescono a trovare l’apertura del passaggio segreto che li porta nelle segrete del castello, dove trovano anche Igor. Insieme scoprono lo studio segreto del nonno e il laboratorio dove questi compiva i suoi esperimenti. Trovano anche il diario in cui il Barone spiega minuziosamente come faceva per rianimare i cadaveri. Preso da un’improvvisa frenesia, anche Frederick vuole tentare l’impresa e, insieme a Igor, si reca nel vicino cimitero a rubare un cadavere. Poi incarica Igor di andare a prelevare il cervello di un celebre scienziato per l’operazione ma Igor rompe la teca in cui si trova il cervello e lo sostituisce con il primo che trova. Frederick, aiutato da Inga e Igor, procede all’operazione che sembra riuscita ma il corpo non dà segni di vita. Nel frattempo, nel paese si tiene una riunione nella quale il popolo si preoccupa per l’arrivo del dr Frankenstein, temendo che ricomincino gli esperimenti sui cadaveri che tanto avevano preoccupato gli abitanti in passato. Viene deciso di inviare l’ispettore Kemp a parlare con Frederick per assicurarsi che non si ripetano i problemi avuti col Barone. Frederick, Inga e Igor stanno facendo colazione quando sentono dei rumori inequivocabili: il mostro si è svegliato! In quel momento arriva l’ispettore Kemp al castello e Frederick riesce a non fargli scoprire il risveglio e a rassicurarlo che lui non ripeterà gli esperimenti di suo nonno. Liquidato Kemp, i tre corrono nel laboratorio, dove trovano il mostro appena svegliato. Frederick tenta di guidarlo ma il mostro lo assale, al che il dottore chiede a Igor se gli ha portato il cervello giusto, scoprendo che si tratta, invece, di un cervello “AB qualcosa” cioè anormale. Da qui in poi i tre cercheranno di contenere il mostro che riesce a scappare e viene riportato al castello grazie alla melodia di violino che lo affascina. Frederick riesce infine ad addomesticarlo e inizia col Mostro una tournée per far conoscere il suo lavoro agli altri scienziati. Durante una di queste serate, in cui il mostro esegue ordini semplici e balla, si verifica un incidente e il Mostro scappa. Tornato al castello, disperato, Frederick cerca conforto in Inga, alla quale non sembra vero di concedersi al dottore da cui è profondamente affascinata. Nello stesso momento, però Frau Blucher annuncia l’arrivo di un telegramma che anticipa la visita della fidanzata del dottore, Elizabeth. Frederick trascorre la serata con lei, che però, come di consueto, non gli si vuole concedere prima del matrimonio. Rimasta sola nella stanza, la procace Elizabeth viene rapita dal Mostro, tornato, nel frattempo, al suo paese. Mentre tutti gli abitanti li cercano, i due hanno ripetuti rapporti, e si capisce che Elizabeth non è certo la sprovveduta che ha sempre fatto credere di essere. Frederick riesce a riacciuffare il mostro ancora grazie alla melodia suonata col violino e decide di fare uno scambio parziale tra i cervelli in modo da dare la possibilità al Mostro di vivere una vita normale ma, quando Igor e Inga sono alla fine dello scambio, i paesani irrompono al castello e tentano di rapire il dottore. Vengono fermati dal Mostro, che, con discorso commovente e forbito, riesce a convincerli che è proprio grazie al genio di Frederick che lui è una persona normale e non vi sono più pericoli. Tutto è bene quel che finisce bene ed è così anche per le nuove coppie: Elizabeth e il Mostro si trasferiscono a New York e Frederick e Inga, freschi sposi, restano a vivere al castello con Igor e Frau Blucher.
Giovedì 20 Febbraio ore 20.45
OSSI DI NUTRIA
presentano
Cestello slam
prima semifinale
Il torneo è valido per il campionato LIPS toscana.
Gli Ossi di Nutria sono lieti di presentarvi la prima semifinale del “Torneo di Poetry Slam”, in cui sei poeti si sfideranno declamando le loro poesie a gran voce (o sottovoce, dipende dai gusti) davanti al pubblico del Cestello. I primi tre passeranno alla finale, decretati da una giuria scelta a caso tra il pubblico.
MA CHE COS’È UN POETRY SLAM ?
È uno spettacolo in forma di gara dove sei poeti si affrontano con i loro versi. A decidere chi vincerà, sarà il pubblico!
REGOLE
-Tre minuti di tempo
-Niente costumi e oggetti di scena, solo corpo e voce
-I testi devono essere scritti di proprio pugno
-Cinque giurati scelti a caso tra il pubblico decideranno le sorti della gara!
Le luci si spengono, in sala cala il buio e comincia la poesia. Scena nuda, tre minuti a testa e il silenzio della sala tenuta all’oscuro.
Gli Ossi Di Nutria sono lieti di presentarvi un nuovo torneo di Poetry Slam, CESTELLO SLAM e siccome ne sono così entusiasti hanno deciso di prendere in ostaggio l’intero Teatro Di Cestello, per portare la poesia performativa e i suoi entusiasti esponenti a calcare il palco di un teatro fondamentale, nel cuore di Firenze.
Venerdì 21 Febbraio ore 20.45
CARPINETA FUTURO REMOTO
in
Concerto a teatro
con
Aldo Viti: batteria, tamburello, percussioni
Alessandro Giosa: basso e voce
Eugenio Leonetti: chitarra elettrica e acustica, mandolino
Maria Troiani: voce, cori e voce narrante
Massimo Tilli: chitarra elettrica, chitarra battente
Roberto Leonetti: tastiere
Sara Leonetti: tamburello, organetto, pianoforte, danza
Susanna Crociani: sax, clarinetto, zampogna
Il gruppo Carpineta si forma nel 1978 a Firenze e prende nome dal colle che fronteggia Mormanno, paese situato nel Parco del Pollino e di provenienza di alcuni componenti. Il gruppo incide un LP 33 giri con l’omonimo nome.
« Un unico rarissimo album per questo gruppo… L’album unisce atmosfere della musica popolare, testi che parlano di emigrazione e lavoro, sonorità moderne che mostrano influenze jazz-rock, con un risultato interessante che in alcuni momenti si avvicina agli ultimi lavori del Canzoniere del Lazio »Augusto Croce (Italian Prog, 2021)
Durante la pandemia nasce l’idea di riarrangiare i brani dell’album Carpineta con un nuovo gruppo “Carpineta futuro remoto” e nel 2023 vengono presentati i brani in alcuni concerti a Firenze. Il concerto oltre a ripresentare i brani dell’album Carpineta riarrangiati, prevede l’esecuzione di nuovi brani inediti con i testi di Francesco Tarantino e arrangiamento del gruppo attuale
Giovedì 6 Marzo ore 20.45
OSSI DI NUTRIA
presentano
Cestello slam
seconda semifinale
Il torneo è valido per il campionato LIPS toscana.
Gli Ossi di Nutria sono lieti di presentarvi la seconda semifinale del “Torneo di Poetry Slam”, in cui sei poeti si sfideranno declamando le loro poesie a gran voce (o sottovoce, dipende dai gusti) davanti al pubblico del Cestello. I primi tre passeranno alla finale, decretati da una giuria scelta a caso tra il pubblico.
MA CHE COS’È UN POETRY SLAM ?
È uno spettacolo in forma di gara dove sei poeti si affrontano con i loro versi. A decidere chi vincerà, sarà il pubblico!
REGOLE
-Tre minuti di tempo
-Niente costumi e oggetti di scena, solo corpo e voce
-I testi devono essere scritti di proprio pugno
-Cinque giurati scelti a caso tra il pubblico decideranno le sorti della gara!
Le luci si spengono, in sala cala il buio e comincia la poesia. Scena nuda, tre minuti a testa e il silenzio della sala tenuta all’oscuro.
Gli Ossi Di Nutria sono lieti di presentarvi un nuovo torneo di Poetry Slam, CESTELLO SLAM e siccome ne sono così entusiasti hanno deciso di prendere in ostaggio l’intero Teatro Di Cestello, per portare la poesia performativa e i suoi entusiasti esponenti a calcare il palco di un teatro fondamentale, nel cuore di Firenze.
Giovedì 27 Marzo ore 20.45
CAMERINO VOLANTE
presenta
Quando la pera è matura
di
AUGUSTO NOVELLI
scene Enrico Guerrini
costumi Cristian Garbo
adattamento eregia ROBERTO VERGELLI
Le pretese di Oreste, un maturo e benestante vinaio, vedovo da vent’anni, verso una effervescente ospite parigina, infrangono le speranze di matrimonio della fedele governante Luigia, detta Gigia.
Ma Oreste ha fatto i conti senza l’oste e quella che doveva essere una conquista si rivela fonte di patimenti e delusioni.
L’anno successivo al debutto di Gallina Vecchia, Novelli scrisse una “Gallina Vecchia” al maschile. L’enorme successo del suo fortunato antecedente e la rappresentazione in chiave negativa di una certa mentalità virile, troppo moderna per l’epoca, non giovarono a questa preziosa e non meno sapiente commedia.
La nostra compagnia ha inteso riproporla proprio per sottolineare, a oltre un secolo dal debutto, il carattere di sottile polemica contro gli stereotipi di genere che la caratterizza: assistere alla crisi di un patriarca despota che si illude di potersi ancora comportare da giovanotto in dispregio di colei che aveva coltivato legittime aspettative richiama un modello di mascolinità tossica che, come per il nostro Oreste, finisce per ritorcersi contro gli stessi che lo adottano.
Nella cornice di una scena che vuole essere un richiamo alla pittura europea del periodo si svilupperanno i tre atti della commedia, adattati e resi più snelli ma con l’introduzione di un personaggio non presente nell’originale.
Giovedì 3 Aprile ore 20.45
Venerdì 4 Aprile ore 20.45
ARABESK
presenta
Le sedie
di
EUGÈNE IONESCO
regiaLORENZO DE ANGELIS
Due personaggi, conosciuti come Il vecchio e La vecchia, preparano freneticamente le sedie per una serie di ospiti invisibili che, più tardi, ascolteranno un oratore rivelare le scoperte del vecchio, probabilmente sul senso della vita. Gli ospiti invitati sono tutti, ovvero tutte le persone del mondo: la loro invisibilità, assieme ad altri elementi, fa presupporre che si tratti di un mondo post-apocalittico – il vecchio, ad esempio, parla della distruzione di Parigi.
Gli ospiti arrivati intrattengono dialoghi e ricordano cripticamente delle loro vite. Infine, l’oratore arriva ad offrire il suo discorso alla folla riunita. Interpretato da un attore reale, la presenza fisica dell’oratore contraddice le aspettative del pubblico istituitesi nelle fasi precedenti della farsa. La coppia di vecchi si getta poi da una finestra sull’oceano, sostenendo che giunti a questo punto, quando il mondo intero sta per ascoltare le rivelazioni dell’oratore, la loro vita non potrebbe andare meglio. Mentre l’oratore inizia a parlare, la folla invisibile ed il pubblico reale si accorgono che è sordomuto. La scena rimane dunque deserta, si odono per la prima volta i rumori della folla invisibile, in crescendo e poi progressivamente decrescendo. Il sipario si chiude lentissimamente.
Giovedì 10 Aprile ore 20.45
OSSI DI NUTRIA
presentano
Cestello slam
finalissima
Il torneo è valido per il campionato LIPS toscana.
Gli Ossi di Nutria sono lieti di presentarvi la finalissima del “Torneo di Poetry Slam”, in cui sei poeti per ciascuna semifinale si sono sfidati declamando le loro poesie a gran voce (o sottovoce, dipende dai gusti), davanti al pubblico del Cestello. Chi vincerà stavolta, guadagnandosi il favore del pubblico, si aggiudicherà un posto alle finali regionali toscane del campionato 2025