Teatro di Cestello

Galleria Cestello

Galleria Cestello – Teatro di Cestello

Piazza di Cestello n. 4

Orario Galleria dal Mercoledì al Sabato dalle ore 17 alle 19 – Domenica dalle ore 16 alle 18

5 APRILE 2024 / 28 APRILE 2024

 ACCOSTO RITAGLI TESSENDO ERMETISMI

DANIELA PANI

Daniela Pani, artista /artigiana, si racconta e ci accompagna nell’atmosfera dell’autentica vecchia Firenze, nel quartiere di San Frediano dove le tradizioni artigiane si intrecciano con le storie della sua famiglia. La sua ricerca personale
parte dall’ infanzia quando inizia a coltivare la passione per i ritagli di carta, il suo strumento di lavoro sono le “bottole” una parola che sembra provenire da una favola, è così che Daniela bambina chiamava le forbici.
“La RICERCA è, naturalmente, la prima fase per la realizzazione dei miei collage: sfogliare libri, cataloghi, pubblicazioni, per guardare e selezionare le FIGURE è un piacere fanciullesco che ancora coltivo.
L’idea di esprimermi con questo manufatto risale a un regalo che ricevetti parecchio tempo fa, “Il libro di Christine”, ovve ro la riproduzione di un libro di figure costruito da Hans C. Andersen: questo mi suggerì il recupero di immagini da più fonti cartacee, gli accostamenti insoliti e l’arte del ritaglio. Il secondo spunto mi venne, invece, dall’originale creazione dell’amico di un mio amico che mi nobilitò l’uso dellafotocopiatrice.
Ho esposto i miei lavori, nel dicembre del 2022, insieme alle opere di altri artigiani, in una saletta messa a disposizione dal “Museo della festa dell’uva” di Impruneta, il paese dove ho insegnato negli ultimi ventisette anni come maestra nella scuolaelementare.
Essere accolta dalla grande squadra del “Cestello” e poter esporre i miei COLLAGE nella Galleria del Teatro è una forte emozione perchè mi da’ la possibilità di far conoscere la parte di me che si sente “artigiana”, come lo è tanta parte dell’anima diSan Frediano”.
In questa mostra i collage di Daniela vi faranno incontrare o scontrare con personaggi che sapete o immaginate di conoscere. Vi porteranno dentro mondi reali o fantastici pieni di oggetti e di strane figure che si animano in sapienti accostamenti dove l’occhio non saprà e non potrà fermarsi a lungo e dove la suggestione evocatavi porterà a giocare cercando un messaggio nascosto celato in un ritaglio

 

22 FEBBRAIO 2024 / 29 MARZO 2024

MESSAGGI VEGETALI E ALTRE STORIE

STEFANO LAPI

 

Biografia: Stefano Lapi(1952),laureato in filosofia,e’ pittore e grafico.Ha esposto in mostre personali e collettive a Firenze e in altre citta’ italiane.Studioso di storia dell’arte ha lavorato alla riproduzione di dipinti antichi.Per diversi anni ha condotto la “Bottega del dipintore”nell’ambito della manifestazione ‘medievale’ “il mercato delle Gaite” di Bevagna (Pg). E’ stato docente in numerosi corsi di formazione nei quali ha proposto una rilettura originale di opere pittoriche del passato. Ha scritto un libro sui Pittori”Senza titolo-11 racconti d’arte”.Vive e lavora a Firenze.
STEFANO LAPI  338 6476277

19 GENNAIO 2024 / 18 FEBBRAIO 2024

 IL LABORATORIO ARTISTICO

DEDICATO AI BAMBINI

DI

CARLA BILIOTTI

Artista e scrittrice, ha svolto con grande dedizione una costante attività creativa rivolta all’infanzia.

Oltre ad essere una talentuosa pittrice e illustratrice, si è dedicata alla scrittura componendo vari racconti e favole, ed alla messa in scena di spettacoli con i burattini.

Nella sua casa a Bagnolo, sulla sua scrivania ci sono ancora gli appunti , i progetti per gli spettacoli, ci sono anche dei volantini e disegni fatti dai bambini che hanno partecipato ai suoi laboratori e tanti manoscritti illustrati con le sue originalissime storie. Alle pareti ammiriamo molte delle sue tele, e tante foto, Carla amava molto anche la fotografia, il teatro e la musica.

Poi ci sono i burattini, tanti variopinti pupazzi che Carla ha costruito insieme ai suoi giovani allievi, una miriade di personaggi creati per raccontare le sue storie così fantasiose ed educative, come anche per rappresentare le fiabe della tradizione, ecco infatti un meraviglioso Pinocchio che da una vecchia valigia fa capolino accanto ad una fata, e poi Cappuccetto rosso, un simpatico lupo, un corteo di conigli neri.

La campagna, la vita di paese sono stati di forte ispirazione e motivazione per l attività di questa artista, alcune delle sue tele sono ispirate proprio alle caratteristiche località e borghi della zona di Bagnolo, e Impruneta, poche case raggruppate su morbide colline alberate.

La Toscana vanta una variegata e viva tradizione di racconti popolari e favole, tramandati sia oralmente che attraverso raccolte, anche Carla con le sue brevi storie e i laboratori di burattini, ha dato un valido sostegno alla formazione dei bambini che ha seguito, sostenendo inoltre con impegno e determinazione l’importanza di lavorare sul territorio, favorendo attraverso la creatività l’aggregazione e le relazioni.

Il teatro dei burattini non ha mai smesso di affascinare e attirare l’ attenzione di spettatori di ogni tipo ed età, il suo fantastico mondo ci invita a superare il limite della logica e ci conduce in una dimensione dove ogni regola e convenzione può essere infranta. Questi piccoli fantocci, non sono facilmente classificabili, se ne trovano di ogni tipo dai più semplici ai più elaborati, sono stati forgiati in molti casi dalle mani di abili artigiani, i quali hanno ereditato l’arte del burattinaio trasmessa loro dai maestri del passato, talvolta invece sono il prodotto di laboratori pensati a scopo ludico, improvvisati da artisti o animatori. Ma sia nella loro raffinata complessità, spesso espressione di tradizioni regionali, che nella estrema ed elementare semplicità, sono loro, i burattini che davanti a un pubblico vario, di volta in volta plasmano una propria realtà, introducendoci con l’ ironia e l’ immaginazione nel loro mondo. A capirlo bene sono stati quegli artisti come Picasso, Depero, Klee, El Lissitzky, Sarzi e molti altri che hanno intuito la forza espressiva dei burattini, una inesauribile fonte di ispirazione estetica per trovare nuove forme di espressività visiva. Il potenziale educativo del “teatro di figura”, spesso apparentemente legato ai bambini, si prestava e si presta ad immaginare un mondo migliore, attaccare la classe politica o, rivolgendosi ad un pubblico adulto, criticare le condizioni politiche e sociali o combattere l’analfabetismo. Il burattino è infatti un piccolo e carino “altro” che può diventare un portavoce sicuro di una protesta a voce alta che nessun attore teatrale potrebbe fare senza il rischio di fastidi e ammende.

01 DICEMBRE 2023 / 14 GENNAIO 2024

Oro/

Oro/金,mostra personale dell’artista e fotografo Milanese Marco Ferri che unisce due serie di collage ispirate al Giappone. Le opere soprappongono la personale testimonianza fotografica e autobiografica di Marco e del suo periodo di vita a Tokyo ad una specifica tradizione giapponese. La maggior parte delle immagini sono in bianco e nero e uniscono , infatti, la fotografia alla trasposizione al KINTSUGI, una tecnica giapponese che restituisce valore a vasellame rotto saldando i cocci con oro o altri materiali preziosi, nobilitando così ciò che era pronto per essere buttato. Dopo essere stato aggiustato l’oggetto viene invece riutilizzato ancora con più cura e rispetto, in quanto più fragile degli altri ma, al tempo stesso, più prezioso grazie al pregiato metallo che lo tiene insieme.

Marco ha trasferito il concetto di tale tecnica alla fotografia tracciando un racconto malinconico e introspettivo che spazia dalla fotografia documentaria all’autoritratto. La mostra unisce due serie, la prima semplicemente battezzata KINTSUGI/金継ぎe la seconda rinominata SAKURA/桜, insieme raccontano un Giappone e al tempo stesso uno stralcio di vita che restituiscono una visione alternativa alla più comune e retorica narrativa del Paese del sol levante – cogliendo così il senso del ciclo della vita e del valore della sofferenza, della resilienza, del dolore ma anche del trovare la forza, della reazione e della guarigione – dove lo spettatore proveniente da ogni dove e da diversi tipi di esperienze si può immedesimare e perdere in infinite riflessioni.

Marco Ferri (Milano, 1980) scopre l’interesse per la fotografia e altre forme artistiche presto, ma rimangono a lungo solo delle passioni poco praticate. Approfondisce costantemente gli studi in fotografia durante il periodo universitario e, successivamente, la pratica per molti anni quando lavora come giornalista prima e come impiegato per una nota agenzia fotografica poi. Approfondisce le sue competenze all’istituto per la fotografia BAUER di Milano e contemporaneamente coltiva la passione per i viaggi, sempre accompagnato da una macchina fotografica. Grazie ad un viaggio in Cina si innamora dell’Asia e si trasferisce Shanghai dove matura nuove esperienze professionali, creative e personali. Successivamente si sposta a Tokyo (Giappone) dove vive e lavora diversi anni. Qui, a gennaio 2016, tiene la sua prima mostra personale intitolata KINTSUGI presso la YOYOGI Art Gallery – Tokyo e a seguire espone una sua opera presso il museo sud coreano CICA (Czong Institute for Contemporary Art -CICA) in occasione della mostra collettiva CONCEPT WINTER 2016: THE 2ND INTERNATIONAL EXHIBITION ON CONCEPTUAL ART. Nella primavera 2018 sviluppa la serie SAKURA ispirata alla fioritura dei ciliegi e alla sua ciclicità come metafora della vita stessa. A giugno 2019 inaugura presso Gastronomia Yamamoto a Milano la mostra 桜/SAKURA. A ottobre dello stesso anno, su invito di FIAT Japan, tiene una personale con 40 opere presso SPIRAL, Aoyama – Tokyo. Nel 2020 si trasferisce in Toscana. A Novembre 2023 partecipa alla collettiva Italia-Giappone ART BLEND 2023 presso la Fortezza dal Basso.

 

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06 OTTOBRE 2023 / 26 NOVEMBRE 2023

1993 – 2023

Le locandine degli ultimi 30 anni del Teatro di Cestello gestito dal Cenacolo dei Giovani

Il Cenacolo dei Giovani erede della storica compagnia Cenacolo delle Follie compie tra pochi mesi 40 anni e di questi lunghi anni, trenta li ha passati nella gestione del Teatro di Cestello.

Il Cenacolo dei Giovani, compagnia fondata da Oreste Pelagatti, regista e drammaturgo abruzzese è stata da lui diretta dalla sua nascita nel 1984 fino al 2002 per poi passare sotto la direzione di Marcello Ancillotti che tutt’ora la dirige.

Con questa piccola mostra di locandine degli ultimi 15 anni, che sarà arricchita presto da un nutrito numero di foto relative alla gestione del Teatro di Cestello, si iniziano a celebrare i 40 anni di vita della Compagnia che porteranno altre mostre, eventi, sfilate presso il nostro Teatro gestito con passione e amore dei suoi soci, in maniera volontaria.

Nei nostri 30 anni di vita del Cestello, sulle sue tavole, è passato di tutto: da compagnie come quella di Wanda Pasquini, storica attrice fiorentina a quella altrettanto storica del fiorentinissimo Teatro dell’Oriuolo chiuso per sempre. Da Caterina Bueno a Mario Luzi, a compagnie Americane a compagnie di lingua inglese, spagnola e francese formatesi a Firenze con attori madrelingua. Da importanti compagnie nazionali di giro, a grandi interpreti di Teatro Sociale, Teatro Musicale, Opera e Musical. Dalla danza alle stagioni di teatro per ragazzi, a festival di Teatro contemporaneo e di ricerca e Festival di Cinema e incontri con grandi registi del cinema, Poi la nascita delle scuole e dei corsi di teatro sia classico che vernacolare, l’avvento del teatro per le scuole e la nascita della Galleria di Cestello dove vengono ospitate da anni mostre di artisti del territorio.

Centinaia i titoli passati nelle tante stagioni teatrali e migliaia gli attori che hanno calcato le nostre tavole di palcoscenico. Un piccolo ma accogliente Teatro dove ogni performance trova il suo pubblico e dove il rapporto attore/spettatore diventa importante, vicino, tangibile.

La selezione delle locandine è solo un accenno alla varietà di spettacoli ospitati in teatro, il nostro archivio ne possiede a centinaia e ci piacerebbe dedicare una mostra ogni anno agli spettacoli passati o nati in teatro ogni stagione.

01 APRILE 2023 / 14 MAGGIO 2023

DI VOLTI E DI FIGURE

una diversa prospettiva

DANIELA CORSINI

 

Una diversa prospettiva. Questo, in sintesi, il fare arte di Daniela Corsini attraverso la fotografia.
Per l’artista – il cui percorso prosegue dal marzo 2005 – una foto e’ un punto di partenza, stimolo imprescindibile per l’esplorazione di sensazioni ed emozioni concretizzate poi nell’immagine.
Il mezzo tecnologico e’ strumento per questa azione, di volta in volta diversa per l’artista prima ancora che per il pubblico.
Molteplici i soggetti su cui nel tempo si e’ soffermata, in particolare l’arte classica e l’archeologia (“Archeovisioni” Museo Archeologico Nazionale di Firenze, 2010, ed Istituto Italiano di Cultura, Bruxelles, 2013), ed i luoghi del nostro territorio (“Ri-frazioni”, Palazzo Medici-Riccardi di Firenze, 2011).
Le opere che compongono la mostra sono in certo qual modo legate al luogo che la ospita: il teatro, spazio di esplorazione e di sogno, di gioco ma di estrema concretezza.
Quindi, volti e figure, in scena per il pubblico prima che lo spettacolo abbia inizio.
Per saperne di più: www.danielacorsini.it

28 GENNAIO 2023 / 21 MARZO 2023

VINTI

DOLENTI IN UN MONDO SILENTE

omaggio a Gustavo Acevez

ANTONIO DESANTIS

 

Antonio Desantis, fotografo, in arte Nio Des, nel 2014, in visita ad Arezzo alla grande esposizione itinerante dello scultore messicano Gustavo Acevez, decide di dedicare alcuni scatti ad una serie di bozzetti in gesso esposti nella chiesa di Sant’Ignazio. Queste piccole sculture sono il lavoro preparatorio per le imponenti statue in cui, il tema della scultura equestre classica, viene elaborato e reinterpretata dall’artista messicano. I cavalli, che simboleggiano da sempre forza, eroismo, vittoria diventano testimoni di sconfitta; spogliandosi dell’eroicità originale si scarnificano, si disgregano fino a rappresentare i vinti, gli esuli, i popoli migranti. Antonio Desantis, che nasce a Zurigo da una famiglia di migranti, trova nella tematica di Acevez un punto di partenza per il suo lavoro realizzando 12 foto che propone in questa mostra, dedicandole a città che sono state devastate da guerre, privazioni e conflitti.
Gli scatti realizzati rendono viva la partecipazione dell’osservatore di fronte al doloroso stato di sconfitta e ci accompagnano in uno spazio meditativo, vuoto, dove pena e sconfitta lasciano adito al desiderio di riscatto e di pace.

VINTI – Mostra Fotografica

22 OTTOBRE 2022 / 11 DICEMBRE 2022

ARTE IN SCENA

scenografie e bozzetti di ENRICO GUERRINI

PROROGATA AL 22 GENNAIO

 

Nasce a Firenze il 16 febbraio 1977. Dopo un primo periodo in cui è molto interessato al fumetto e all’ illustrazione sviluppa un forte interesse per la musicae il teatro che lo porta a scegliere scenografia all’ Accademia di Belle Arti e a frequentare i corsi della Scuola Internazionale di Comics.
Espone già nel 2003 quadri e disegni sul tema Dantesco per poi cominciare un’illustrazione del Faust di Goethe che lo porta ad avvicinarsi all’opera e alla musica di Ferruccio Busoni Doktor Faust. Ne nasce una prima mostra ad Empoli con la collaborazione del Centro Studi Musicali Ferruccio Busoni a cui seguiranno una sull’Arlecchino e la Turandot dello stesso Busoni. In quest’ occasione conosce il collezionista e appassionato d’arte Giancarlo
Marini che lo spingerà a cimentarsi di nuovo con il testo dantesco organizzando per lui nel settembre 2008 una mostra in cui vengono affrontate tutte e tre le cantiche della Divina Commedia.  Sempre con l’aiuto dell’ infaticabile Marini parteciperà negli anni a svariate collettive empolesi fino ad un’altra personale nel 2013 sul cantautore livornese Piero Clampi sempre nei locali del Palazzo Ghibellino a Empoli. Collabora stabilmente con il poeta fiorentino Roberto Mosi illustrando le sue poesie e realizzando sul momento disegni durante le letture, illustrazioni e commenti grafici. Il disegno dal vivo è protagonista anche di uno spettacolo portato in giro in tutta Italia con il violoncellista Luca Provenzani intitolato “dipingendo Bach”.

Realizza stabilmente le scenografie per il gruppo teatrale per ragazzi Teatrosfera di Firenze e per la Compagnia Teatrale “Gli Spostati “diretta da Rita Paganelli. Disegna fiabe e illustrazioni per Rosanna Reda e Adriana Altamirano e per le case editrici LG e gli Ori di Pistoia. Nel 2015-2016 presenta diverse personali nel ristorante Cuculia in via dei Serragli a Firenze. Nel 2017 ha esposto a Firenze presso la libreria Libri Liberi una mostra sui tarocchi e nel marzo dello stesso anno una mostra sull’ Inferno Dantesco nei locali della Società delle Belle Arti – Circolo degli Artisti “Casa di Dante”. Nel 2018 e nel 2019 sempre preso lo stesso circolo completa il ciclo Dantesco con le mostre del Purgatorio e del Paradiso.

Nell’estate 2019 allestisce una mostra all’aperto presso i locali de la Toraia. Nel febbraio 2020 espone a Libri Liberi una mostra sulla Fattoria degli Animali di Orwell e nei mesi successivi decora tavoli e sedie all’esterno nel giardino della stessa libreria. Sempre per la Toraia realizza nel luglio del 2021 un disegno celebrativo della sede storica a Sinalunga dal titolo “Trionfo della Fratta tra la Divina Commedia e Pinocchio”.

Partecipa a numerosissime collettive a tema Dantesco in tutta la Toscana. Nell’ ottobre del 2021 su commissione del Comune di Pontassieve realizza un murales di grandi dimensioni sul tema delle migrazioni nel parco fluviale De Andrè.

 

25 MARZO 2022 / 24 APRILE 2022

LA DIVINA COMMEDIA 

nei dipinti e disegni di ENRICO GUERRINI

PROROGATA AL 29 MAGGIO

12 FEBBRAIO 2022 / 20 MARZO 2022

IL TEATRO E LA MASCHERA

l’arte di mettersi in gioco

18 NOVEMBRE 2021/ 9 GENNAIO 2022

EFFIMERE CREATURE

Mostra di VERONICA PATTUELLI costumista

PROROGATA AL 6 FEBBRAIO

Veronica Pattuelli si laurea a Firenze in Progettazione della Moda e poi in Costume all’Accademia di Belle Arti di Brera (Milano). Nel 2011 debutta al
Teatro di Cestello con “Darò mia figlia al miglior offerente” con la regia di L. Degl’Innocenti, “La bisbetica domata” e “Cronache di poveri amanti”, con laregia di M. Ancillotti, in scena anche al ridotto del Teatro della Pergola. Nel 2012 crea i costumi di “Histoire du Soldat” a Dijon, regia di A. Rouvroy e nel 2016 disegna i costumi per “Norma”, con la regia di A. Londei al Teatro M. Del Monaco a Treviso e per “Nina, ossia la pazza per amore” al Teatro dell’Opera Giocosa di Savona, regia di S. Panighini. Con lei nel 2019 firma il “Don Pasquale” al Teatro dell’Opera Giocosa e “La Traviata” al Teatro delle Muse di Ancona, poi al Daegu Opera House, Corea del Sud. Nel 2021 debutta al Teatro Carignano di Torino con la prima nazionale di “Molto rumore per nulla” diretto da S. Peroni e prodotto dal Teatro Stabile di Torino. All’attività teatrale alterna quella nel campo cinematografico e pubblicitario curando i costumi per i video come “Ma l’amore no” di M. Ferrari e documentari storici come “La vera storia di Caravaggio” per Atlantide LA7 e “Visages et secrets des femmes romaines” di G. D’Agostino. Collabora come stylist a photoshooting artistici tra i quali “MEF Luxury Calendar” di cui cura i costumi dal 2015 e per campagne pubblicitarie con clienti internazionali quali Mercedes Classic, al fianco di fotografi affermati tra cui P. Rupprecht, G. Gradella e L. Baldini.
Evocare un’atmosfera, dare vita ad una visione, raccontare una storia. Questo è ciò che mi ispira e mi guida nell’ideare e creare un costume. Quello che cerco è l’essenza del personaggio e in che modo rivelarla attraverso un’immagine comunicativa o sul palcoscenico. Come vestire, o persino non vestire, una parte del corpo non è mai una scelta puramente estetica. Trasparenze, contrasti, volumi e colori sono il frutto di uno studio del corpo in movimento e della luce che lo tocca, dell’anima del personaggio e del suo ruolo comunicativo e drammaturgico nella storia che vogliamo raccontare.

Storie Ritrovate

7 Marzo – 13 Aprile

La Galleria Cestello, in occasione della prima dello spettacolo “Diversamente Innamorate”dedicato alla donna, in programmazione al Teatro di Cestello propone una mostra , frutto del progetto di Cecilia Micolano e Debora Petracchi.
L’esposizione presenta una selezione di ritratti di donne di varie epoche, riproduzioni di foto, incisioni, pitture, immagini spesso anche di scarsa risoluzione, ma importanti documenti per poter rendere visibilità a quelle donne che hanno avuto una parte di rilievo nella storia o nella cultura, ma che sono state dimenticate, spesso ignorate dalla cronaca. Da qui l’urgenza di ridare voce e volto a queste donne, di riscoprire le loro storie, e di ricostruirle.
La nostra ricerca non è certamente completa ma resta aperta, come un invito e uno stimolo per gli spettatori ad approfondire questo tema e a non stancarsi di cercare quei tasselli che mancano alla nostra storia e che ci privano di verità e chiarezza.
Riportiamo ad esempio la storia di Rosalind Franklin che riuscì per prima a individuare la struttura elicoidale del DNA, con una foto, la n. 51, senza poter ricevere un riconoscimento personale alla sua ricerca.
Citiamo anche quelle artiste del passato che sono state creatrici di innumerevoli capolavori, pur dovendo sfidare continuamente un mondo che non riconosceva loro diritto di accedere alle commissioni ufficiali, salvo rarissimi casi, come la bolognese Elisabetta Sirani che è stata la prima donna a gestire una bottega d’arte e a fondare un’Accademia.
Ma più spesso il contributo delle donne all’arte resta il frutto di una passione, non riconosciuta e osteggiata da una società che fino a tempi non lontani negava alle donne quei diritti che permettono di gestire a propria vita e la professione liberamente e in autonomia.

VENUSTA FACIES

15 FEBBRAIO – 3 MARZO

2019

1° PREMIO

2° PREMIO

 3° PREMIO

3° Concorso

                     Venusta Facies. L’Artista e la Maschera

         Bando di Concorso rivolto ad artisti e creativi di ogni ordine e grado
      Finalità
            La valorizzazione della maschera come:      

1.Elemento catalizzatore di simboli

2. Strumento universale di creazione

3.Portatrice di linguaggi transculturali

Saranno disponibili 26 maschere in plastica su cui realizzare un personale progetto artistico con tecnica libera.

La maschera dovrà conservare la propria forma e rimanere riconoscibile.

Le maschere saranno distribuite presso il Teatro di Cestello da lunedì 15 gennaio 2019 in orario biglietteria (mercoledì, giovedì, venerdi, sabato 17.00-19.30) o scrivendo a galleriacestello@gmail.com e fissando un appuntamento (anche per diverso luogo di ritiro) fino ad esaurimento delle stesse.

Gli elaborati dovranno essere consegnati presso il Teatro di Cestello entro il 14 febbraio 2019.

Tutte le maschere saranno in mostra nella la Galleria Cestello presso il Teatro di Cestello dall’ 15 febbraio al 5 marzo 2019.

Gli artisti partecipanti dovranno essere presenti il giorno di inaugurazione della mostra che sarà il 15 febbraio dalle 18.30.

Premiazione

Un’apposita Giuria interna al teatro premierà l’opera che sarà ritenuta più rispondente alle finalità del concorso.

L’artista vincitore riceverà in premio un abbonamento per 6 spettacoli della prossima stagione teatrale

Il secondo classificato verra’ premiato con 4 biglietti a scelta per spettacoli della produzione del Teatro di Cestello.

Il terzo classificato riceverà due biglietti per spettacoli della produzione Teatro di Cestello.

Per ulteriori informazioni scrivere a galleriacestello@gmail.com

20 dicembre – 20 gennaio

ALCHIMIE DEI SEGNI

di WILSON GUEVARA

Wilson Oswaldo Guevara Diaz nasce in Colombia a Cartagena de Indias nel 1975.
La sua formazione artistica è densa e continua, prima in Colombia dove acquisisce la sua tecnica, poi a Firenze dove vive e lavora dal 2007. Dal 2010 insegna disegno e pittura presso Atelier San Luca di Firenze. Ha partecipato a varie mostre di pittura estemporanea ed è premiato in diversi concorsi.
La tecnica di Guevara è il risultato di un lavoro continuo, ogni giorno. L’artista è un viaggiatore che attraverso lo studio della Natura e l’impulso di ricerca della perfezione innesca dentro se stesso e nella propria opera quel processo verso la maturazione e la conoscenza tramite la realizzazione dell’opera d’arte. La ricerca della perfezione artistica come impulso generatore è una caratteristica di Wilson Guevara. Pittore che esplora continuamente il reale e trae spunto da questo dipingendo per riflettere sul mondo e su se stesso. Nelle sue opere mostra le tracce e i segni della sua indagine e matura esperienze che lo trasformano continuamente . L’artista è uomo in divenire, la sua natura non è ferma, è emozionale. E’ attraverso questo desiderio appassionato di conoscenza che apre la sua indagine sul vero e si ferma a ritrarre volti di donne e strade e paesaggi quasi seguendo un passaggio, una forza generatrice che lo attrae verso l’assoluto..
La mostra è una piccola selezione dell’esperienza artistica fino ad ora maturata da Guevara e che segna un punto di partenza verso nuove riflessioni.

16 novembre – 15 dicembre

 L’UCCELLO DI FUOCO

RACCOLTA DI LAVORI ORIGINALI

PER LE SCENOGRAFIE

DI

MARCO ZAMBURRU

 

Marco Zamburru nato a Sassari nel 1981. Dal 2002 vive e lavora a Firenze.
Pittore autodidatta, dal 2006 espone i suo lavori in varie personali e collettive. Ha collaborato con diversi collettivi come illustratore e scenografo.
Nel 2011 partecipa alla 54° Biennale di Venezia. Viene inserito tra i giovani artisti informali italiani nel volume intitolato “La via dell’informale: da Afro, Vedova e Burri alle ultime tendenze”. Nel 2013 vince il premio Ars Gratia Arti a Momigno organizzato dalla Galleria La Corte di Firenze.E’ tra i fondatori del Collettivo artisti IlGattaRossa. Nel 2014 fonda il progetto di residenza artistica Almanacco Migratorio all’Argentiera di Sassari. 
La mostra nasce come completamento dello spettacolo “L’Uccello di Fuoco” della compagnia Cantiere Obraz, in scena al Teatro di Cestello, per la regia di Alessandra Comanducci. Marco Zamburru presenta una piccola raccolta di lavori originali tra tavole, quadri, schizzi su carta utilizzati per realizzare le scene dello spettacolo teatrale.

10 maggio – 30 settembre

  SCULTURE FOTOGRAFICHE

DI

THOMAS HARRIS

 



In occasione dello spettacolo

Firenze 1865-1915

(s’avea a notar nell’oro invece gli e’ tutto rame)

di Loretta Bellesi Luzi
regia Marcello Ancillotti

Il Teatro Di Cestello organizza

un

Concorso per Artisti di Grafica e Acquerello

Il tema del concorso è la città Firenze dagli anni che la videro capitale d’Italia, nel suo pieno rinnovamento, fino allo scoppio del primo conflitto mondiale (1865-1915)

Lontana dal torpore di capitale di un Granducato invecchiato, Firenze in quegli anni, si apre ad una nuova dimensione, dove le distruzioni del centro medievale e del

le sue mura e l’intervento di Poggi, portano alla nascita di una nuova coscienza. Una città sempre più lanciata verso una dimensione nazionale con i suoi caffè letterari, il caffè Michelangelo e Le Giubbe Rosse, che videro il fiorire dell’attività artistica delle Avanguardie.

Una città che muta radicalmente il suo volto e il suo destino e che vede protagonisti di quel periodo personaggi del popolo, della borghesia, intellettuali e artisti stranieri.

Il concorso si divide in due sezioni:

Sezione grafica:

prevede la realizzazione di un elaborato grafico su carta o su altro supporto della dimensione massima di 35×50. L’opera dovrà essere corredata di cornice a giorno.

Sezione acquarello: prevede la realizzazione di un elaborato dipinto ad acquerello della dimensione massima di 35×50. L’opera dovrà essere corredata di cornice a giorno

Gli artisti possono scegliere di partecipare al concorso per l’una o per l’altra sezione.

Gli artisti partecipanti dovranno inviare una foto dell’o

pera per una preselezione a galleriacestello@gmail.com

Gli elaborati selezionati dovranno essere consegnati entro 14 ottobre 2018 in orario biglietteria (giovedì, venerdì e sabato dalle 17,00 alle 19,30) o tramite appuntamento scrivendo a galleriacestello@gmail.com

Tutte le opere selezionate saranno esposte nella Galleria Cestello presso il foyer del Teatro di Cestello fino al 14 novembre 2018

 

Il vincitore del concorso potrà organizzare una propria mostra personale nella Galleria Cestello durante la prossima stagione teatrale.

La partecipazione è gratuita.

Gli elaborati saranno restituiti agli artisti.

Per informazioni scrivere

 a galleriacestello@gmail.com

 

 

 

 

In occasione della Prima Nazionale dello spettacolo

“FIRENZE1865-1915”

(s’avea a notar nell’oro invece gli e’ tutto rame)

di Loretta Bellesi Luzi

regia Marcello Ancillotti

Il Teatro di Cestello

organizza un

CONCORSO GRAFICO PER ARTISTI

Con soggetto la città Firenze dagli anni che la videro capitale d’Italia, nel suo pieno rinnovamento, fino allo scoppio del primo conflitto mondiale.

Lontana dal torpore di capitale di un Granducato invecchiato, Firenze in quegli anni, si apre ad una nuova dimensione, dove le distruzioni del centro medievale e delle sue mura e l’intervento di Poggi, portano alla nascita di una nuova coscienza. Una città sempre più lanciata verso una dimensione nazionale con i suoi caffè letterari, il caffè Michelangelo e Le Giubbe Rosse, che videro il fiorire dell’attività artistica delle Avanguardie.

Una città che muta radicalmente il suo volto e il suo destino e che vede protagonisti di quel periodo personaggi del popolo, della borghesia, intellettuali e artisti stranieri.

  • Il concorso prevede la realizzazione di un elaborato grafico su carta.
  • L’opera dovrà essere corredata di cornice a giorno della dimensione 35×50.
  • Gli elaborati dovranno essere consegnati in teatro dal 16 al 30 Marzo in orario biglietteria (giovedì, venerdì e sabato dalle 17,00 alle 19,30) o tramite appuntamento scrivendo a galleriacestello@gmail.com
  • Tutte le opere saranno esposte nella Galleria Cestello presso il foyer del Teatro di Cestello fino al 30 Aprile.

Il vincitore del concorso potrà organizzare una propria mostra personale nella Galleria Cestello durante la prossima stagione teatrale.

Gli elaborati saranno restituiti agli artisti.

Per informazioni scrivere a galleriacestello@gmail.com

VENUSTA FACIES

Saranno disponibili 26 maschere trattate con fondo neutro su cui realizzare un

personale progetto artistico con tecnica libera.

La maschera dovrà conservare la propria forma e rimanere riconoscibile.

Le maschere saranno distribuite presso il Teatro di Cestello da lunedì 15 gennaio 2018

esclusivamente scrivendo a galleriacestello@gmail.com e fissando un appuntamento

(anche per diverso luogo di ritiro) fino ad esaurimento delle stesse.

Gli elaborati dovranno essere consegnati presso il Teatro di Cestello preferibilmente entro il 1 febbraio 2018.

Tutte le maschere saranno in mostra nella la Galleria Cestello presso il Teatro di Cestello dall’ 1 al 25 febbraio 2018.

Gli artisti partecipanti dovranno essere presenti il giorno di inaugurazione della mostra che sarà il 1 febbraio dalle 18.30

Premiazione

Un’apposita Giuria interna al teatro premierà l’opera che sarà ritenuta più rispondente alle finalità del concorso.

L’artista vincitore riceverà in premio un abbonamento per 6 spettacoli della prossima stagione teatrale

Il secondo classificato verra’ premiato con 4 biglietti a scelta per spettacoli della produzione del Teatro di Cestello.

Il terzo classificato riceverà due biglietti per spettacoli della produzione Teatro di Cestello.

Per ulteriori informazioni scrivere a galleriacestello@gmail.com

 

 

I PAESAGGI INVISIBILI  –  20 DICEMBRE-14 GENNAIO

Mostra di acquerelli di PIETRO FRANCI

 

 

LA NASCITA DEL CINEMA
26 OTTOBRE-3 DICEMBRE
Alla scoperta di una storia dimenticata. Raccolta di provini originali per scene di film muti, di proprietà della Famiglia Perini Ancillotti ,

realizzate tra il 1918 e il 1920 per la Scuola Cinematografica Azzurri 

 

VISIONI PITTORICHE –  22 SETTEMBRE–22 OTTOBRE

BENJAMIN GOUTTARD